La pista Inglese e italiana: i misteri di Dongo. Piazzale Loreto atto finale

3° Incontro, 26 novembre 2020 –  Introduzione di Giorgio Galli

L’atto finale di piazzale Loreto

(sintesi della relazione)

Piazzale Loreto. In quel luogo, il 29 aprile 1945, furono esposti i cadaveri di Mussolini, della sua amante Claretta Petacci e di diversi gerarchi, fucilati il giorno prima a Dongo. Nel corso del mio intervento ho mostrato il documentario originale Mussolini is executed,1 prodotto dal Bureu of Public Relations del War Department americano, e, successivamente, il girato originale del cineoperatore Tumber, tratto dal documentario italiano Piazzale Loreto.2 Si è cercato di documentare la tesi secondo la quale piazzale Loreto fu un grande set cinematografico, nel quale migliaia di comparse, più o meno consapevoli, recitarono un copione ad uso e consumo dei cineoperatori americani, che probabilmente dipendevano dal Morale Operation Branch dell’OSS. Questa era la branca dei servizi segreti americani incaricata di condurre le operazioni di guerra psicologica nell’Europa occupata dai nazisti, che dal 1944 aveva spostato il suo centro di comando a Roma.

Le scene del documentario del War Department erano state pensate da professionisti del mondo della comunicazione, provenienti da Hollywood, e molte di esse non miravano affatto a documentare i fatti, bensì a trasmettere certi messaggi alle masse. Vi è ben poco di spontaneo nei fatti di piazzale Loreto. Un case history memorabile è la sequenza – tagliata nel documentario ufficiale – in cui il cineoperatore Tumber riprende un partigiano mentre discute con un uomo chino sulla cinepresa: i due, evidentemente si stanno mettendo d’accordo per fare qualcosa insieme. Dopo questo scambio di battute il partigiano si mette in posa davanti alla cinepresa, che si trova a meno di un metro di distanza, mimando la fucilazione del cadavere di Mussolini.

L’uomo che si trova dietro la cinepresa è probabilmente l’art director del set cinematografico di piazzale Loreto. Lo si deduce dal fatto che compare in quasi tutte le sequenze del documentario dello US Army. Attraverso il girato di Tumber è stato possibile seguirlo passo a passo nella giornata del 29 aprile 1945, osservando da vicino il suo modo di lavorare. Lo si vede bene anche in volto, perché in più occasioni egli si mette in posa con le comparse e guarda dritto in camera. Pare di capire egli fosse ben consapevole di scrivere una pagina di Storia e che volesse lasciare una traccia di sé, a futura memoria dei posteri. L’art director aveva ai suoi ordini non meno di undici assistenti, che si alternavano tra il lavoro alla cinepresa e il coordinamento delle comparse sul set. Tutti sono ben riconoscibili per un soprabito bianco.

Si possono trarre tre considerazioni dai fatti di piazzale Loreto. La prima è che il documentario ufficiale americano coglie in pieno il clima di piazzale Loreto, così come ci è stato tramandato da tanti testimoni diretti di quell’evento. Proprio sulla base di queste testimonianze generazioni di storici, giornalisti e uomini politici hanno ricostruito e tramandato una pagina della Storia italiana. La seconda considerazione è che di autentico, in quel documentario, c’è ben poco: ogni scena è studiata nei minimi particolari per creare un mito, che, come si è visto, dura ancora oggi. È il mito della “macelleria messicana” – come recita una formula, che ha trovato grande fortuna. Evidentemente i servizi segreti americani hanno lavorato molto bene, se sono riusciti a manipolare a tal punto la memoria collettiva di un intero popolo!

La terza considerazione è che non tutti i messaggi costruiti dai servizi americani sono rivolti al grande pubblico. Esistono almeno tre sequenze video dove compaiono simboli esoterici, che ho cercato di interpretare nel mio saggio Mussolini e gli Illuminati.3 La mia ipotesi interpretativa, però, meriterebbe una discussione più approfondita con esperti di simbolismo esoterico. Comprendere il significato di quei messaggi potrebbe svelare retroscena finora sconosciuti sui veri mandanti e sul movente dell’omicidio di Mussolini.

Enrico Montermini, 1.12.2020

2 https://www.youtube.com/watch?v=wOCecmSa-M0&t=33s

3 E. Montermini, Mussolini e gli Illuminati, Edizioni Sì, Mercato Saraceno, 2017.

I misteri sull’uccisione di Mussolini. 28 aprile 1945: confronto tra le varie ipotesi su chi veramente abbia ucciso Mussolini (pista italiana, inglese o americana)

Luciano Garibaldi.

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